Il traguardo è stato tagliato ieri sera: nell'ultima seduta utile prima della pausa estiva, il consiglio regionale della Calabria ha approvato, a maggioranza, la legge sul piano casa, che recepisce l'intesa stato-regioni del 1° aprile 2009 e accende il semaforo verde agli interventi edilizi di ampliamento e di demolizione e ricostruzione degli edifici.
Gli incrementi di volumetria sono ammessi fino al 20% sugli edifici a prevalente destinazione residenziale (almeno al 70%): uno dei due emendamenti approvati in aula ha però fissato dei paletti (peraltro in linea con quelli contenuti nelle linee guida nazionali), limitando la possibilità di aumento agli immobili fino ai mille metri cubi e per una cubatura totale non superiore ai 200 metri cubi. Le demolizioni e ricostruzioni prevedono, invece, un bonus fino al 35 per cento. Per beneficiare delle agevolazioni, è richiesto il rispetto delle norme in tema di prestazioni energetiche, abbattimento delle barriere architettoniche e costruzioni in zona sismica.
«Il secondo emendamento approvato in aula – spiega Alfonso Dattolo, presidente della IV Commissione e relatore della legge – sostituisce già la Dia con la nuova Scia, la segnalazione certificata di inizio attività, con cui potranno essere effettuati tutti gli interventi della legge». Il termine per presentare domanda di intervento scade 24 mesi dopo l'entrata in vigore della norma.
Nel testo approvato dalla Calabria, inoltre, spicca la possibilità di utilizzare sia gli ampliamenti che le demolizioni e ricostruzioni con bonus anche per edifici incompiuti o in via di costruzione e non ancora ultimati, purché l'intervento sia completato entro la fine dei lavori. Si potrà, infine, intervenire sugli immobili condonati, a condizione che, prima della presentazione della Scia, il proprietario abbia ottenuto la sanatoria.